Invisibile. Cammino per i corridoi e saluto le persone che mi vengono incontro. Non mi vedono. Non mi salutano. Resto immobile nel corridoio. Mi oltrepassano. Come fossi un fantasma. invisibile. Cerco di entrare nella mia stanza. Ho paura. ma quando ci provo non riesco ad afferrare la maniglia. Allora prendo la rincorsa e la attraverso. Apro gli occhi. E' buio, sotto di me tutto è buio. intorno a me, sopra di me. Non ci sono il soffitto e le pareti. Poi una leggera luce bianca.
Chi sei? Gli chiedo vedendo qualcuno avanzare. Sento una risata. Una voce maschile.
Che cosa vuoi da me? Ho paura. Ancora quella risata; è atroce.
Te l'avevo detto Felix. Ancora quella risata.
Chi diavolo sei? Urlo.
Ma come Felix, non mi riconosci più? La luce si fa sempre più intensa.
Ma guardati. Fai pena Felix! Ecco perchè le persone ti stanno intorno. Non sei un uomo, sei un codardo, un'egoista. Un'eco di voci. Da ogni parte.
No, non è vero! Urlo disperato. Mi giro su me stesso per poterlo vedere ancora.
Tu fai pena Felix. Mi si avvicina e mi afferra per il collo della felpa.
E rimarrai per sempre solo. Lo vedo in faccia. Nitidamente. Poi mi lascia. Cado a terra. Non sento più le gambe. Non sento più le braccia. Il mio cuore sta per esplodere. Piango. Mi agito convulsivamente.
No, non lui, non lui, non lui, non lui...
Apro gli occhi e alzo la testa. Apro l'armadio e guardo dentro il bagno.
Non c'è. Era un incubo. Mi siedo sul letto. Mi metto una mano sul petto.
Batte troppo forte. Sento i brividi.
Perchè proprio ora, perchè così, perchè è rientrato nella mia vita...